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Un pezzo di cielo

Dopo i primi quattro mesi di lavoro nelle ore di Arte nelle classi di 2^ e 3^ Secondaria di 1° grado, il grande progetto trasversale e verticale “Un pezzo di Cielo” approda in 4^ Liceo Scienze Umane. 
I ragazzi delle medie hanno appena concluso due lezioni nella classe dei compagni liceali, che dovrà confrontarsi con un’impresa non banale, ovvero l’ideazione e la proposta di un’opera di Land Art per il territorio di Lecco, da proporre al Comune alla fine dell’anno.
Per questo bisogna procedere con calma e prima del brainstorming creativo e ideativo, che avverrà a febbraio, è necessario conoscere in profondità i riferimenti culturali e creativi. Ecco perché due ragazze di terza hanno prima introdotto la Land Art e l’opera di tre esponenti del gruppo, Robert Smithson, Christo e Ugo Rondinone, per poi raccontare il loro lavoro di Land Art: “Un pezzo di cielo a scuola – Il Mandala-Sole”. L’opera, realizzata a settembre, vuole essere un omaggio a Ugo Rondinone e suscitare domande sul senso dell’oggetto “morto” nella società consumistica contemporanea. Infatti l’opera è stata composta da materiali di scarto che, riacquistando nuovo valore all’interno del Mandala-Sole, vengono poi “eliminati” attraverso la raccolta differenziata. Non solo la proposta della prof.ssa Prestipino è quella di sensibilizzare alla raccolta differenziata, ma anche e soprattutto di comprendere come l’Arte pone domande giuste ad esigenze reali, attivando riflessioni feconde e quesiti di senso. Alla stregua della Land Art, il Mandala-Sole “è un segno artificiale destinato nel tempo a essere riassorbito dai fenomeni di erosione e trasformazione degli elementi naturali”. E questo ci fa riflettere sul fatto che “il grande impiego di energie umane e meccaniche risulta alla fine ben poca cosa in confronto all’energia e ai tempi lunghissimi della natura.
Successivamente, i ragazzi di 2^ Secondaria di 1° hanno raccontato il lavoro artistico realizzato nel primo quadrimestre, ovvero “Un pezzo di cielo nell’editoria – la magia del cielo”. Le tre classi delle medie si sono confrontate con tre testi letterari diversi: Una giornata di Ivan Denisovič, di Aleksandr Solženicyn premio Nobel per la letteratura 1970, Stella del mattino e Clinamen rispettivamente di Francesco Beneggi e Francesco Sangalli, due giovani scrittori e collaboratori. Le tre classi hanno lavorato in modo diverso in base ai tre racconti, ma con l’analogo obbiettivo di illustrarne il contenuto, sempre riguardante il cielo. Per presentare il lavoro, i ragazzi delle medie hanno preparato e consegnato ai liceali un raccolta con i tre testi. I riferimenti letterari permettono di dilatare l’orizzonte immaginifico e, gettando legna nuova nel cuore ardente dei ragazzi, alimentano, modificano, sovvertono e ricostruiscono la visione già nota del cielo.
Tale progetto custodisce nella sua struttura, nella sua complessità e interdisciplinarità, un’opportunità reale. Non solo offre l’occasione di una riflessione educativa sul senso dell’arte in quanto tale e sulle gravi e complesse circostanze ambientali che viviamo, ma propone un’alternativa costruttiva ai molti e nuovi movimenti (FfF, Ultima generazione, ecc…) per i giovani che pensano alle emergenze ambientali e sociali.
Ovvero un impegno, che parta dalla scuola (e quindi dalla tradizione, dalla relazione e dal rapporto educativo-conoscitivo) e che sia così potente da propagarsi realmente alla città, che deve essere pronta ad accogliere ciò che di bello il nostro futuro ha da offrirci.

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