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Le Figlie di Maria Ausiliatrice

LE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE

Il 5 agosto 1872 a Mornese, un piccolo centro in provincia di Alessandria, Don Bosco e Maria Domenica Mazzarello fondano l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice: 11 giovani donne si consacrano al Signore  per fare per le ragazze ciò che don Bosco faceva per i ragazzi, dando vita a quello che poi sarebbe diventato un Istituto internazionale presente in molte nazioni del mondo.

Dal 5 agosto 1872, le comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice, in ogni parte d’Italia e del mondo, si dedicano all’educazione e all’evangelizzazione dei giovani, lavorando nelle scuole, nei Centri Giovanili, nelle parrocchie, in case di accoglienza per minori, nell’animazione pastorale del territorio, nell’avviamento dei giovani al lavoro.

FIGLIE DI UN SOGNO

Don Bosco e Madre Mazzarello sono due santi “sognatori”.

A nove anni, Giovanni Bosco sogna di essere vicino a casa, in mezzo a molti ragazzi che litigano e bestemmiano, ad un tratto, la Vergine Maria gli appare invitandolo a “rendersi umile, forte e robusto” per conquistare con la bontà quei ragazzi.

Maria Domenica Mazzarello un giorno, mentre cammina per le vie di Borgo Alto a Mornese, ha una visione: vede una grande casa con tante ragazze e sente una voce che le dice: “A te le affido!”.

Da questi “sogni” sono nate le Figlie di Maria Ausiliatrice.

Lungo gli anni le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno continuato a sognare con fantasia e generosità per poter rispondere ai bisogni sempre emergenti dei giovani, soprattutto i più poveri.

IL SISTEMA PREVENTIVO

Il Sistema Preventivo di Don Bosco si rivela, ancora oggi, un metodo educativo attuale ed efficace in ogni continente e nazione. Esso ispira e orienta l’azione educativa e si propone di formare “buoni cristiani e onesti cittadini”, capaci di inserirsi attivamente nella società, e in grado di realizzare rapporti all’insegna dell’interculturalità e dell’interreligiosità, nel dialogo e nel reciproco rispetto delle peculiari identità.

Il Sistema Preventivo mette al centro la persona, fa appello alla sua libertà e intelligenza, potenzia la sua volontà, ne considera i dinamismi affettivi e la dimensione relazionale e sociale, valorizza la corporeità, svela e progressivamente educa la sua naturale apertura a Dio e al senso della vita.

Il criterio preventivo dispone ad educare promuovendo cultura, perché l’inserimento delle nuove generazioni nei diversi contesti socioculturali, orientato dalla fede e dall’adesione ai valori evangelici, li aiuti a promuovere una cultura della vita e ad agire come cittadini responsabili.

Questa missione è mediata oggi anche dalle tecnologie comunicative concepite come luoghi d’incontro, di scambio e aggregazione per realizzare l’educazione anche attraverso una capillare ed organizzata rete della scuola salesiana nei diversi continenti.

LO SPIRITO DI FAMIGLIA

Lo Spirito di famiglia è una delle più importanti intuizioni pedagogiche di don Bosco.

E’ un clima che si respira nelle comunità educanti delle Figlie di Maria Ausiliatrice e le rende accoglienti, calde ed ospitali perché mira a creare relazioni interpersonali cordiali e serene, intense e profonde, orientate alla crescita delle persone.

Consacrate e laici, docenti e genitori, animatori e volontari, giovani e fanciulli camminano insieme condividendo lo stesso progetto ed attuandolo a partire dalla propria scelta di vita e secondo le responsabilità del proprio ruolo e compito. Ciò elimina le distanze, favorisce la confidenza, avvicina le generazioni e crea fiducia e rispetto contribuendo a produrre un ambiente in grado di rispondere al bisogno di cultura e di spiritualità, di comunicazione e di relazione dei giovani.